Oratorio di San Pietro Martire (Varallo)
Oratorio di San Pietro Martire (Varallo) si trova nel Comune di Varallo, nei pressi della foce del torrente Mastallone. Fu realizzato nel 1336 da Milano Bertaglione da Varallo. Nel diciannovesimo secolo l'edificio fu abbandonato e sconsacrato, diventando un granaio o capannone di fortuna.
Nel 1941, il Comune considerò la demolizione dell'edificio, ma grazie all'intervento della Soprintendenza dei Monumenti del Piemonte e di studiosi, fu possibile salvarlo ed effettuare lavori di restauro. Nel 1967, durante i lavori di restauro, furono scoperti gli affreschi dell'area absidale.
Gli affreschi nell'abside di San Pietro Martire, risalenti alla metà del XV secolo, sono attribuiti a Johannes de Campo e alla sua scuola. Il programma iconografico presenta il Cristo Pantocratore (o Maiestas Domini) circondato dal Tetramorfo (i simboli dei quattro Evangelisti).
Nell’intradosso c’è una serie dei profeti (Abacuc, Daniele, Ezechiele, Geremia, Mosè e altre figure non riconoscibili). Gli Apostoli sono raffigurati nel cilindro dell’abside, che è perforato da due nicchie: in una di esse ci sono un uomo e una donna in preghiera, probabilmente i donatori degli affreschi.
Nel registro inferiore del cilindro absidale è raffigurata la schiera dei Vizi (riconoscibili: avidità, invidia, orgoglio, ira, pigrizia). La Pinacoteca di Varallo conserva gli affreschi staccati dei profeti Giona e Isaia e la scena del martirio di San Pietro di Verona.
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